È un filtro minerale che possiede un elevato indice di rifrazione ed è in grado di riflettere e disperdere la luce solare. È attivo contro i raggi UVB e, con minore efficacia, con i raggi UVA. Può essere impiegato alla concentrazione massima del 25%.
È inerte, fotostabile e ben tollerato dalla pelle.
Per aumentare la capacità di assorbimento degli UVA può essere arricchito con un altro ione, il manganese. Questo garantisce un’aumentata efficacia nei confronti degli UVA, una ridotta produzione di radicali liberi e, trattandosi di una polvere beige, anche l’eliminazione dell’effetto bianco.
Uno dei principali limiti dell’utilizzo dell’Ossido di Zinco e del Biossido di Titanio è la difficoltà nell’incorporarli nelle creme. Infatti, soprattutto le prime formulazioni di solari realizzati con filtri fisici, avevano il problema di essere difficilmente spalmabili e di lasciare sulla pelle una caratteristica patina bianca, il famoso “effetto fantasmino”.
Per ridurre questo antipatico effetto cromatico, la ricerca ha lavorato in due direzioni: la dimensione delle particelle e il loro rivestimento.
Più piccoli sono i minerali, meno sarà l’effetto patina e maggiore il comfort sulla pelle. Si possono utilizzare minerali micronizzati ovvero ridotti in particelle piccolissime o in formato nano, ovvero ancora più piccoli.
Se si vogliono ottenere buoni risultati cosmetici ed evitare la forma NANO dei filtri, la ricerca ci ha portato a trovare soluzioni innovative, ovvero microincapsulare le particelle di minerali in acidi grassi. I filtri vengono in pratica rivestiti con una patina di olio, o meglio di acidi grassi, questo permette di renderli fotostabili ed impedirne l’agglomerazione garantendo così una più corretta diffusione sul corpo ed eliminare, quasi completamente, l’effetto “patina bianca” e di conferire alla crema solare una maggiore scorrevolezza.
La ricerca nel campo degli schermanti fisici continua e di anno in anno. I risultati sono promettenti e la direzione in cui stiamo lavorando ci permetterà di trovare soluzioni sempre più performanti che porteranno i solari con filtri fisici ad essere sempre più confortevoli e vicini, come facilità di applicazione, ai solari realizzati con filtri chimici.